Sceglie la bresaola per ingrassare di meno: ecco il paradosso che funziona davvero

Durante la giornata, spesso ci troviamo a mangiare male e con alimenti non propriamente salutari; questa abitudine, se ripetuta, può causare problemi, tra cui l’aumento di peso, che sicuramente non aiuta e crea difficoltà.

A questo punto, può essere utile provare a gestire la nostra alimentazione, orientandola verso una direzione nutrizionale che non si basi solo su cibo cattivo, ma che sia equilibrata, salutare e ben gestita dal punto di vista nutrizionale, per favorire la perdita di peso.

Ci sono alimenti che, sorprendentemente, i nutrizionisti tendono ad includere in un piano alimentare rigido volto alla perdita di peso; ma che, allo stesso tempo, permette di non rinunciare alle proprie abitudini culinarie: nel nostro caso, si tratta della bresaola.

Mangiare bresaola in dieta: è possibile

Potrebbe sembrare strano, considerando che si tratta di un insaccato, alimento spesso demonizzato in ambito medico, ma che mantiene il suo fascino, offrendo ai golosi la possibilità di consumare bresaola anche durante una dieta.

Anche se può sembrare difficile, è possibile concedersi questo tipo di alimento senza privarsi di nulla. Un paradosso? Forse, ma in realtà la bresaola offre numerosi benefici, utili per la dieta e per mantenere la fiducia nel percorso intrapreso.

Infatti, si sta diffondendo una filosofia che permette di non perdere di vista l’obiettivo, ovvero perdere peso, ma senza rinunce drastiche, semplicemente modificando le modalità di consumo, le quantità, la qualità e i tempi.

Non è vero che i salumi fanno ingrassare

C’è una grande differenza tra pensare che un alimento faccia ingrassare e che sia nocivo. Nell’immaginario comune, e secondo ciò che ci è stato insegnato, i salumi contengono grassi saturi, calorie eccessive e sodio. E nella maggior parte dei casi, è vero.

Ma la bresaola fa eccezione, poiché è uno dei pochi salumi considerabile magro, leggero e ricco di valori nutrizionali utili per chi è a dieta. Infatti, molti sportivi includono la bresaola nella loro dieta per i suoi nutrienti interessanti.

Le calorie non superano le 170 kcal per 100 grammi; i grassi sono ridotti al 3% e per lo più saturi; il sodio è presente ma gestito in modo ottimale, quindi non è necessario fare grandi rinunce, a meno che non se ne consumi una quantità eccessiva.

Come e quando mangiarla?

L’importante è saperla inserire nella dieta, bilanciandola con altri alimenti per non creare difficoltà nella gestione alimentare. Se si riesce in questo, si risolve il problema del sodio e si è già a buon punto senza grandi sforzi.

Quindi, la bresaola fa bene, ma va gestita a livello alimentare, evitando gli eccessi. Per inserirla, soprattutto se si sta cambiando alimentazione, può essere utile il supporto di un professionista, ma nella maggior parte dei casi si può fare autonomamente, optando per non mangiarla più di 2-3 volte a settimana.

È importante bilanciare il tutto con pane integrale o verdure crude, come finocchio, rucola e carote. Si può aggiungere olio evo e scaglie di grana per insaporire il piatto e gustarlo senza sentirsi a dieta.

L’effetto psicologico della bresaola

Il suo consumo è positivo perché soddisfa le eccezioni che si fanno durante una dieta proteica. Inoltre, agisce sulla coscienza di chi è a dieta e teme di commettere errori. La presenza della bresaola nella dieta e la consapevolezza che è comunque un salume, innesca la consapevolezza di star mangiando un salume.

Significa che la vita continua nella stessa direzione, ma si cerca di aggiustare qualcosa, per mangiare il più sano possibile e dare spazio a ciò che può essere utile per continuare una dieta che non è così restrittiva.

Lascia un commento