I rischi nascosti nella carne di agnello: quando diventa pericolosa per la salute

Fra pochi giorni sarà Pasqua ed, in genere, fra i piatti che si mangiano insieme ad amici e parenti ci sono quelli a base di carne di agnello. Questa è anche una delle protagoniste del barbecue di Pasquetta. Ma questa può diventare pericolosa per la salute e non tutti conoscono i rischi connessi al suo consumo. Ecco quali sono.

Valori nutrizionali della carne di agnello

Prima di scoprire i rischi connessi al consumo di carne di agnello, può essere utile conoscere i suoi valori nutrizionali. Ovviamente questi variano in base al taglio e ai possibili condimenti, ma in media 100 g di carne di agnello cruda apportano 103 calorie e contengono 76 g di acqua.

Immagine selezionata

Non solo ma contengono anche 20 g di proteine, 2,5 g di lipidi, 70 mg di colesterolo ma anche sodio, potassio, ferro, calcio, fosforo, magnesio, zinco, rame, selenio, vitamina A, tiamina, riboflavina, niacina. Insomma, la carne di agnello è davvero nutriente perché apporta proteine ma anche micronutrienti come vitamine e minerali.

In linea di massima tutti possono mangiare questo tipo di carne, anche perché è molto benefica per il corpo. Tuttavia, essendo ricca di purine (come anche altri tipi di carni), che possono far insorgere disturbi come gotta e calcoli renali, si sconsiglia il consumo a coloro che soffrono di queste patologie.

I benefici della carne di agnello

La carne di agnello è molto saporita e versatile. Inoltre, grazie al suo contenuto di nutrienti e micronutrienti, è anche molto benefica per il corpo. In particolare è una buona fonte proteica (20 g per ogni 100 g di carne cruda). Inoltre è una carne magra e poco calorica, quindi consigliata per chi vuole rimanere in forma.

Immagine selezionata

Possono consumarla anche coloro che fanno sport. Non solo, ma essendo una buona fonte di ferro, è consigliato il suo consumo a quei soggetti che sono carenti di questo importante minerale che favorisce il trasporto dell’ossigeno a organi e tessuti. La carne di agnello è anche ricca di zinco, che favorisce la crescita dei tessuti.

È presente anche il potassio, importante perché favorisce il funzionamento dei muscoli e del cuore. Dunque, poiché contiene minerali, vitamine e proteine, è una carne consigliata anche durante lo svezzamento. Dovrebbero evitarla invece coloro che soffrono di gotta e calcoli renali, perché molto ricca di purine, che potrebbero far sviluppare queste patologie.

I rischi connessi al consumo di carne di agnello

La carne di agnello è molto saporita ed è solitamente la protagonista dei pranzi di Pasqua e delle grigliate di Pasquetta. È molto versatile e si può preparare in tanti modi diversi. Come visto, è ricca di nutrienti e micronutrienti che favoriscono la salute del nostro corpo. Tuttavia non è esente da rischi, come visto per il contenuto di purine.

Immagine selezionata

Queste sostanze sono coinvolte nell’insorgenza di patologie come gotta e calcoli renali, quindi dovrebbero evitare di consumarla coloro che soffrono di questi disturbi. Non solo ma è anche un alimento che può scatenare allergie e quindi sintomi come reazioni cutanee oppure disturbi gastrointestinali e respiratori, per questo è da evitare se si hanno allergie.

Anche se è poco calorica, se cucinata in certi modi, è meglio limitarne le porzioni perché può divenire molto calorica. Infine, le parti grasse, come lombo o spalla, possono contribuire ad un aumento del colesterolo; per questo, i soggetti che lo hanno molto alto, dovrebbero limitarne il consumo o preferire i tagli più magri.

Altri rischi connessi al consumo di carne di agnello

Come visto, la carne di agnello è generalmente molto benefica per il corpo. Tuttavia può essere problematica per chi soffre di allergie, colesterolo alto, gotta e calcoli renali. Ci possono essere rischi gravi per la salute in tutti questi casi ma anche se si cuoce la carne ad alte temperature ad esempio a Pasquetta.

Immagine selezionata

Durante i barbecue, infatti, si sa che la carne di agnello è spesso la protagonista ma, se sottoposta ad alte temperature, può diventare pericolosa. È il caso delle parti bruciacchiate e nere: con le alte temperature infatti si sviluppa l’acrilamide, una sostanza chimica tossica che rientra fra quelle considerate potenzialmente cancerogene.

Dunque, quando si vuole cucinare questa carne, preferire i tagli magari e sottoporla a temperature non molto alte in modo da cuocerla bene ma senza parti nere e bruciacchiate che possono risultare tossiche e potenzialmente cancerogene. Per il resto tutti possono generalmente consumarla nell’ambito di una dieta varia ed equilibrata.

Lascia un commento