
Arriva la Pasqua e per molti di noi è tempo di mettersi all’opera per la preparazione di pranzi e cene che siano complete di tutto, pure dei dolci tipici della Pasqua. Per questo motivo diventa importante finalizzare il nostro lavoro a quello che è la preparazione della Colomba pasquale, soffice e profumata.
Ma fa male mangiare la colomba pasquale?
Diciamo che tutto quello che mangi non è detto che faccia male. Tutto dipende dalle quantità e dal modo in cui tu consumi il cibo che porti in tavola e che consumi nel corso della giornata. Quello che occorre sapere è che per fortuna in una dieta bilanciata nulla fa davvero male.

Anche la colomba di Pasqua se mangiata senza particolari eccessi può essere un buon modo per assaporare il gusto delle cose del passato. E’ un modo insomma che ci aiuta a migliorare il nostro modo di mangiare, concedendoci ogni tanto uno strappo alla regola e dando modo a tutti gli ingredienti di essere un vero e proprio beneficio.
Ma è chiaro che dobbiamo anche poter valutare che la colomba di Pasqua è pur sempre un dolce e come tale ha dei pro e dei contro da considerare in relazione a quello che contiene e anche alla qualità degli stessi ingredienti che possiamo usare per prepararla. Ecco allora cosa considerare pericoloso e cosa no, quando prepariamo una colomba di Pasqua.
Il problema principale è il glucosio
Il problema con cui ci troviamo spesso a fare i conti ha a che vedere con la presenza più o meno massiccia di glucosio, in quanto un grosso quantitativo a livello di zuccheri può diventare un pericolo per la nostra salute a causa dei continui sali e scendi e dei picchi glicemici a cui andiamo incontro.

E’ chiaro che tutto nasce alla luce del fatto che chi ha il diabete o è insulino-resistente spesso non è nemmeno in grado di smaltire quello che è contenuto nella colomba di Pasqua. E a questo devi anche aggiungere il fatto che non vada per niente bene in caso di diete ipocaloriche o chetogeniche.
Detto questo, la soluzione in ogni caso è limitare sempre il consumo di questo tipo di dolce, e cercare di prepararlo sempre in casa ci permette di poter controllare dosi e ingredienti che vengono riportati al suo interno. Occorre essere sempre prudenti più per la nostra salute che per altro contenuto nella stessa colomba di Pasqua.
Attenzioni agli ingredienti industriali
Dicevo che proprio la possibilità di preparare una colomba di Pasqua in casa con gli ingredienti che conosciamo e che possiamo scegliere tra i migliori in circolazione è un valore aggiunto, perché ci permette di sapere coscientemente come viene preparata e soprattutto con cosa e a quanto ammonta il dosaggio che mettiamo dentro.

Ma se non hai tempo per darti da fare in cucina, quello che devi tenere in alta considerazione ha a che vedere con alcuni punti fermi importanti. Intanto gli olii, specie se sono contenuti quelli di palma e quello di colza. In questi casi, meglio un olio del tutto naturale, che non implica grossi rischi.
Attenzione ai conservanti, che ovviamente sono importanti per giustificarne la durata e soprattutto la consistenza che non deve mutare nel tempo che si trova bello sistemato dentro uno scatolo in attesa di essere venduto, aperto e quindi mangiato. Ma una cosa che certamente inficia in modo pesante ha a che vedere con i canditi e la glassa.
C’è un’alternativa alla colomba pasquale?
Diciamo che hai diverse opzioni se non hai modo di prepararla da solo e non vuoi comprare le classiche confezionate. Intanto, puoi rivolgerti a un artigiano che produce colombe in numero limitato e lì puoi avere maggiore contezza di quello che usa per prepararle, e sicuramente con ingredienti decisamente più sicuri.

Ma cerca sempre alternative valide a monitorare la quantità di zuccheri usata. Quindi, guarda se sono presenti troppi zuccheri aggiunti, se puoi optare per una soluzione senza glutine che è anche un modo per ridurre la quantità di carboidrati, motivo degli sbalzi glicemici più repentini e più problematici anche. Ma ancora di più, opta per le soluzioni vegane.
Quest’ultima variante è molto facile da trovare ed è anche adatta a quelle che sono le situazioni più ricche di problemi, in quanto si presenta in una versione decisamente più light, e quindi possono essere una buona alternativa a chi ha situazioni difficili da gestire, come appunto il problema legato a livelli alti di glucosio.