
Il bollo Auto è una tassa obbligatoria che tutte le persone che hanno un veicolo iscritto al pubblico registro automobilistico devono pagare annualmente, ciò indipendentemente dall’utilizzo effettivo del mezzo. Molte persone però non pagano il bollo entro i termini previsti. Ma cosa succede se non si paga e quando cade il debito legato a questa tassa?
Che cos’è la prescrizione del bollo auto
Non tutte le persone sono d’accordo a pagare il bollo auto, dato che secondo tali persone si tratta di una tassa ingiusta e per tale motivo non la pagano. Tuttavia, però, in generale può capitare sia per dimenticanza, disattenzione o anche per delle difficoltà economiche di non pagare il bollo entro le scadenze previste.

Ma cosa succede in questi casi, quando va in prescrizione la scadenza del bollo auto e quali sono le regole attualmente in vigore in questi casi? La prescrizione è un concetto giuridico secondo cui, dopo ovviamente un certo periodo di tempo, il debito viene annullato automaticamente, a meno che non ci sia un’azione che lo interrompa.
Infatti, ad esempio se c’è una notifica ufficiale, l’intervento viene interrotto e il bollo non va in prescrizione. In ogni caso, anche per il bollo auto c’è il principio della prescrizione, che ci permette di andare a cancellare il nostro debito dopo un determinato periodo di tempo ma ciò vale solo se l’amministrazione non effettua nessun azione di recupero.
Quando decadde il bollo auto se non viene pagato?
Il termine di prescrizione del bollo auto è di tre anni stabilito proprio dal codice civile. Questa legge si applica sulle tasse che devono essere corrisposte periodicamente, ovvero proprio come il bollo auto che è annuale. Ad esempio, se si ha un bollo auto in scadenza nel gennaio 2022 l’agenzia delle entrate può notificarti una richiesta di pagamento entro il 31 dicembre del 2024.

Se però entro quella data non si riceve alcuna comunicazione ufficiale, il debito si considera prescritto e quindi non deve essere più pagato. Bisogna però fare attenzione, dato che bisogna sapere che il conteggio parte dall’anno successivo a quella della scadenza del pagamento e non dalla scadenza stessa. Ma cosa significa?
Ciò significa semplicemente che se la scadenza del bollo avviene nell’anno 2021, il termine inizia il 1 gennaio del 2022 e quindi si conclude il 31 dicembre 2024. Se entro quella data, ovvero il 31 dicembre 2024 non sono state mandate raccomandate per ricordare il pagamento, allora il proprietario dell’auto non è più costretto a pagare questa tassa.
Che cosa interrompe la prescrizione
Ovviamente, bisogna sapere che la prescrizione può essere interrotta e in questo caso il conteggio per il termine riparte da zero.infatti l’interruzione si verifica ogni volta che il contribuente ad esempio riceve una cartella esattoriale da parte dell’agenzia delle entrate riscossione o anche quando c’è un avviso di accertamento o un sollecito di pagamento.

Questi avvisi di accertamento o anche i solleciti di pagamento possono essere inviati dalla regione o anche da un altro ente incaricato. La prescrizione viene interrotta anche con una raccomandata contenente una diffida a pagare o qualsiasi atto formale che dimostri la volontà dell’amministratore di andare appunto a recuperare il credito.
Quindi, se si riceve una comunicazione entro il termine dei tre anni, allora il periodo di prescrizione si azzera e ricomincia a decorrere dalla data della notifica.ciò significa ad esempio se si riceve una cartella nel 2024 relativa ad un bollo non pagato nel 2021, anche se sono passati quasi 3 anni, la notifica fa annullare il tempo e quindi il debito risulta ancora valido e deve essere pagato.
Come verificare se il bollo è in prescrizione
Molti automobilisti in ogni caso, si chiedono come effettivamente capire se il bollo auto che non è stato pagato sia decaduto. La procedura in realtà è molto semplice ma richiede particolare attenzioni. Innanzitutto, bisogna andare a controllare l’anno di riferimento del bollo non pagato e bisogna calcolare tre anni dal 1 gennaio dell’anno successivo alla scadenza.

Andate poi a verificare se in quel lasso di tempo sono state ricevute delle comunicazioni ufficiali e se esse non risultano, il debito potrebbe essere stato prescritto. In caso di dubbi, ci si può rivolgere anche ad un Caf o ad un consulente fiscale.in realtà, si può fare richiesta anche di accesso agli atti presso l’agenzia delle entrate riscossione.
In questo modo, potrete andare a verificare se effettivamente esiste un atto interruttivo in notificato nei tempi. Se vi arriva una cartella per un bollo che pensavate fosse ormai prescritto, esso non deve essere pagato subito ma si può avere il diritto di presentare un’istanza di annullamento in autotutela, andando però ovviamente ad allegare tutta la documentazione necessaria.